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Previsioni economiche del 29 luglio: open your mind.

geopolitica

I primi Giochi Olimpici si svolsero ad Olimpia (e li rimasero) nel 776 a.C. Inizialmente prevedevano solo attività legate alla corsa, ma nel tempo le discipline, peraltro legate principalmente all’atletica, divennero una ventina.

Durante il loro svolgimento, veniva sospesa qualsiasi attività bellica (allora forse ben più frequenti rispetto ad oggi, visto che si trattava di conquistare una città o un Paese). Si svolsero (con le donne, sempre escluse, che dal 6° secolo a.C., che decisero di organizzare le proprie) sino al 393 d.C., quando furono vietate dall’imperatore Teodosio in quanto considerate pagane.

Già questo aiuta a capire come non si trattasse solo di celebrazioni sportive, ma anche religiose, visto che erano dedicate a Zeus.

Nell’era moderna, come noto, nacquero nel 1896 (2 anni prima era stato costituito il Comitato Olimpico Internazionale, CIO), con la 1° edizione di Atene.

E’ evidente, quindi, come le Olimpiadi non siano solo un “evento sportivo”, per quanto il più importante in assoluto: lo sport, una volta di più, diventa (può diventare) il collante per far parlare il mondo e abbattere le barriere.

Le polemiche che sono seguite (e che non sono ancora finite) alla cerimonia inaugurale sembrano, quindi, un po’ strumentali: possono essere piaciute o meno, con gli atleti ridotti, in quella sede, a comparse e inquadrati per pochi secondi, con una spettacolarizzazione da qualcuno forse ritenuta eccessiva e con indubbiamente un forte connotato autocelebrativo (cosa quasi normale trattandosi della “grandeur francese”).

Ma è altresì vero che le Olimpiadi, per loro stessa natura, riuniscono atleti (e quindi “persone”) provenienti da ogni parte del mondo, con religioni, stili di vita, abitudini (sociali, sessuali, alimentari, educative) diverse: ritenere che ci debba essere un “pensiero dominante” già questo vorrebbe significare che ci sono religioni di seria A o di serie B, piuttosto che persone di seria A o di serie B. Con buona pace dello spirito olimpico.

Come, quindi, ogni 4 anni succede, gli occhi del mondo sono puntati sulle gare sportive e sulle storie dei loro protagonisti, con lo sport che si prende il centro della scena: per 15 giorni “il resto” viene quasi derubricato a contorno, con le prime pagine di giornali e titoli di apertura dei TGche riportano le notizie provenienti da Parigi e i vari medaglieri.

Un “resto”, peraltro, che rimane sempre attuale e, in alcuni casi, piuttosto complicato.

In primo piano, ancora una volta, la geo-politica, con al centro il medio-oriente, con l’ennesima strage (questa volta causata dagli Hezbollah libanesi) di bambini, a ricordarci come l’equilibrio globale a volte viaggi sulla lama di un rasoio (vedi le dichiarazioni di Erdogan su una possibile “invasione” di Israele).

In sud America, le elezioni venezuelane potrebbero portare, dopo 25 anni di chavismo” che ha portato il Paese ad essere una delle economie più devastate al mondo, ad un cambiamento ritenuto, sino a pochi mesi fa, impossibile, con l’opposizione che contende, voto su voto, il potere al Presidente Maduro (anche se i primi dati danno per certa la vittoria del Presidente uscente).

Venendo alle nostre “latitudini”, l’Italia ha bocciato, nei mesi scorsi, la “via della seta” (“l’impianto” economico voluto dal Governo “giallo-verde” di qualche anno fa, che mirava a creare un “passaggio virtuoso” tra l’Europa e la Cina), ma, a quanto pare, vuole ristabilire relazioni privilegiate con quel Paese: e per farlo il nostro Primo Ministro è volata a Pechino, dove oggi incontrerà il Capo “supremo”, Xi Jinping.

Rimangono le elezioni USA, con la nuova candidata democratica Kamala Harris che sembra voler dare del filo da torcere a Trump: che, annusando il pericolo, per l’ennesima volta sceglie la strada della violenza verbale per denigrare la nuova, ben più pericolosa, evidentemente, avversaria politica.

Sul fronte prettamente economico-finanziario ben poco da segnalare, con un clima già “pre-vacanziero”. Le Banche Centrali oramai hanno spostato a settembre qualsiasi decisione: in queste settimane rimarranno “alla finestra”, osservatrici attente e speciali dei dati che, di volta in volta, i cari organismi governativi e finanziari pubblicheranno, su cui si “giocherà” l’eventuale (o gli eventuali) ribasso, ormai dato per scontato da oltre l’80% degli osservatori (che ritengono si arrivi a 2 tagli entro dicembre, con il 55% che ritiene si possa arrivare a 3).

Intanto, dopo che la scorsa settimana le prese di beneficio hanno condizionato i mercati, la settimana si apre con l’Asia in rialzo.

A guidare il gruppo Tokyo, con il Nikkei che si appresta a chiudere le contrattazioni in crescita di oltre 2 punti (+ 2,13%).

Piuttosto bene anche, a Hong Kong, l’Hang Seng, a + 1,82%.

Sulla parità, invece, Shanghai.

Salgono il Kospi di Seul (+ 1,3%) e, in apertura, il Sensex di Mumbai (+ 0,3%).

Ovunque positivi i futures, guidati dal Nasdaq (+ 0,66%); più cauto l’Eurostoxx (+ 0,22%).

Petrolio sempre senza particolari sprazzi (WTI $ 77,65).

Gas naturale Usa + 1,46% ($ 2,085).

In ripresa l’oro, per quanto rimanga ancora sotto i $ 2.400 (2.392, + 0,37%).

Spread a 134,9, per un BTP a 3,75%.

Bund 2,40%.

Treasury 4,18%.

Leggera ripresa per l’€, con €/$ a 1,086.

Bitcoin lanciatissimo, ad un passo dai $ 70.000 (69.813).

Ps: nelle ultime edizioni le Olimpiadi sono state la “vetrina” per lanciare nuovi sport (o meglio, nuove discipline olimpiche). Tra queste, lo skateboard senza dubbio è servito per avvicinare molti giovanissimi. Ieri si è assegnato il primo oro nella “street femminile”. Ha vinto una giapponese, davanti ad una connazionale e ad un’atleta brasiliana. In 3 fanno 45 anni: la vincitrice ha 14 anni, la seconda 15, la terza 16.

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ultimo aggiornamento: 29 Luglio 2024 8:43

Previsioni economiche del 26 luglio: vuoti d’aria.